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Qui giacion i Sogni, trai prati azzurri e verdi della Zona di Veglia, mentre la terra si smuove perennemente sotto i propri piedi come onde solide, a volte pesanti, a volte leggere. Una tavola bianca dove i Sognatori possono dipingere la loro fantasia.

Nella raduna al cuore di Aara, giace un castello senza campi intorno, dalle pareti scure e sporche del sangue della roccia. E' la città-castello, Nuura, dimora del suo Signore Vane.

Aara è un mondo vasto... Tanto vasto che solo Vane sa quanti domini vi sono sotto il suo controllo.

Querce che si muovono verso altre mete, laghi zampillanti che si trasformano in fiumi, strade che come serpenti strisciano beffando i viaggiatori... Questa è la magica Aara.

Come se fossero perennamente innevati, i Monti d'Avorio risplendono del loro pallore fin da lontano, salutando i viaggiatori che partono da Aara o che vi ci arrivino per la prima, seconda, decima o centesima volta.

Tra le ombre delle Lune e i sussulti di Segreti mai detti, cresce e prospera Ibiki, la città dei Segreti e dei Mormorii, da cui devira il suo particolare nome... "Russare". Solo la diffidenza, mascherata da falsa ospitalità, vive nei suoi abitanti spesso con la stessa gente di Kyosu. Cosa ci sarà da nascondere di così importante?

Nonostante Kyosu sia piccola come regione e piccoli siano i suoi villaggi, è presente un numero non indifferente di piccoli gruppi di case costruiti intorno a porti improvvisati o in mezzo alle foreste dei monti dell'isola.

Kyosu è meravigliosa... Foreste, spiaggia, montagne innevate. Un paradiso per ogni viaggiatore, specie se queste mutano di giorno in giorno.

L'unico ostacolo che separa Kyosu dalla Zona di Veglia, è il Mare Invisibile, un mare d'Aria che sembra vetro, di cui è possibile vedere solo il contorno delle onde. Nonostante la trasparenza, che lascia vedere ogni genere di creature, immense e non, nessuno è mai riuscito a vedere il fondo... Che fosse non è mai esistito.

Avvolta da un piccolo cerchio di marmo a fare da difesa e corona al monte su cui affonda le radici, v'è Glyka, la città della Pace e dell'estrema Fantasia. Terra lussureggiante e strade di bianco avorio aprono il paradiso a chiunque cerchi solo una cosa: la tranquillità.

Scavate in montagne, sui loro dorsi, tra gole insidiose... Lì stanno le Silop, piccole città simili tra di loro eppure così diverse. I loro abitanti sono tutti molto ospitali... Fino a quando non appartieni ad una Silop nemica.

Giganti che viaggiano in un girotondo eterno, che si muovono lentamente trascinandosi dietro i loro immensi pesi e le Silop che tranquille si lasciano trasportare...

Sorge lì sul deserto la Città di Terracotta, con le sue mura e costruzioni color della terra sporca di sangue dei suoi schiavi. Un faro per qualsiasi viaggiatore esterno, un simbolo d'oppressione per chi vi abita. Le strade tutte ruotano intorno all'unica fonte d'acqua raggiungibile in tutta Zaahir, avvolta da una natura rigogliosa e dai colori variopinti, il centro della vita in un deserto azzurro e divoratore.

Il vento alza sul volto tante piccole stelle azzurre, che ti sfiorano la pelle a volte dolci, a volte prepotenti e taglienti. Intorno a te nulla, se non freddo, dato da un sole bianco che fa brillare la sabbia che bacia. Uscire da qui è solo un'illusione... Per questo è così palpabile.

Seguire una Oasi non è facile in un mondo mutabile, specie se poi queste fonti d'acqua giaciono sulla schiena o sul dorso di immensi giganti dalle scaglie color senape, che si tuffano e sbuffano dal mare di Sabbia. Pesci che si rincorrono e sfuggono. Sei pronto a tentare di raggiungerli?

La terra sotto i tuoi piedi è soffice, fresca, mentre d'avanti a te inizia a diventare arida prima di sciogliersi in un mare azzurro e granuloso... Benvenuto a Zaahir.

Ogni strada porta al Centro, il quartiere più importante di Transient, come se facesse da capitale a tutti gli altri. Lì non troverete nulla di più ne nulla di meno rispetto al resto di Transient, solo la solita monotonia d'una città che ha perso la maggior parte dei suoi sognatori, mentre s'illude d'essere immune ad un sogno che continua a mutarla secondo dopo secondo.

Transient è immensa, tanto immensa che per vederla tutta non basterebbero dieci delle vite d'un uomo comune.

Mentre l'erba Azzurra della Zona di Veglia viene piegata dal vento, dal cielo s'alza una nube scura che annuncia l'arrivo alle terre artificiali, lastricate di tegole a formare delle strade obbligate.

Avvolta da un semplice muro di legna scura, nel centro esatto, per quanto esatto possa essere il centro d'un regno in movimento e in tumulto, cresce e vive Armar, la città dove la guerra deve tacere. Le asce devono restare lì, nelle loro fodere, mentre la gente siede intorno al grande fuoco della Piazza delle Parole, sorseggiando dai propri boccali mentre le parole sostituiscono le scintille di mille lame.

Difesi da mura spesso improvvisate, tutte riconoscibili dai fumi di braci familiari o comuni, stanno i clan tra la neve. Gente burbera, spesso violenta, che odia gli estranei se non invitati o portatori di beni. Violenza e lame sono la risposta ai torti, trai villaggi e tra la gente stessa d'uno stesso Clan. Selvaggi? No, diversi.

I piedi affondano tra la neve, mentre il fiato gelato sbuffa come fuoco dalle narici d'un drago. Nessun segnale, nessuna forma di vita... Se non per qualche piccola foresta d'alberi bassi, ingobbiti dalla neve, oppure qualche fumo in lontananza a segnare un Clan di guerrieri.

Scavati nella roccia stanno i Sentieri, unico collegamento per il mondo al di fuori dei Monti Bianchi. Sbocchi che s'allungano verso Aara e la Zona di Veglia, sorvegliati da pochi Clan Pacifici che hanno sostituito la forza delle armi alla forza della moneta.

Off-Topic estremo!

Riversate in parole le vostre fantasie...

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